Forse lo avete già notato, forse lo vedrete nei prossimi giorni, tra le luminarie del Natale Risto3 ha deciso di prendere una strada diversa. Quest’anni i Ristoranti e Self Risto3 rinunciano a decorazioni e luci per un Natale forse più semplice, ma a cui vogliamo dare un significato in più.
Il nostro albero di Natale sta crescendo in Val di Sella
Vaia ha cambiato l’aspetto dei nostri boschi e a distanza di un anno serve fare un atto concreto. Risto3 ha deciso di aderire al progetto di Wownature che, in collaborazione con Arte Sella, si occupa concretamente di ripristinare le aree interessate per permettere alla natura di svolgere al meglio il proprio lavoro.
La pulizia del bosco è, per la Val di Sella, una necessità primaria che permetterà al bosco di rinascere in tempi che, senza il nostro aiuto, sarebbero eccessivamente lunghi. Per poter tornare a vivere i nostri boschi come prima di Vaia.
Vaia, numeri e dati di un disastro e la ricostruzione
Era il 29 ottobre 2018. Dopo piogge intense, località isolate, elettricità e acqua potabile a singhiozzo in tutto il Trentino e Veneto, ci si mise anche il vento. Un vento fortissimo come non si era mai visto, paragonabile, secondo l’alpinista Reinhold Messner, ai venti impetuosi del Monte Everest. E alla luce del giorno dopo restava solo stupore, dolore e un po’ di paura.
La tempesta Vaia aveva portato con sé un vento di scirocco molto intenso, con raffiche tra i 120 e i 190 km/h, con punte, al Passo Rolle, di 217 km/h. Quasi 20mila ettari di terreno presentavano 4 milioni di metri cubi di legname a terra. Intere foreste erano state rase al suolo: la foresta dei violini in Val di Fiemme, Bedolpian a Baselga di Pinè, la Val di Sella in Valsugana solo per citarne alcuni. L’80% degli alberi schiantati erano abeti meravigliosi, rifugio degli animali selvatici e protezione da frane e valanghe per i centri abitati.
Non solo: gli schianti sono oggi un pericolo a lungo termine perché rappresentano una fonte d’inoculo per infestazioni di coleotteri che nei prossimi anni interesseranno non solo il legname a terra, ma anche le piante rimaste in piedi nelle aree circostanti. Il conto economico, 360 milioni di € di danni, è solo una parte del problema.
Ma da buoni montanari i trentini sono resilienti e si rimettono in piedi presto, forse abituati all’asprezza della montagna. “Nel 2019 - ha spiegato Raffaele De Col , coordinatore della Provincia per gli interventi del post Vaia - abbiamo già concluso il 90 per cento degli impegni assunti. Tutte le reti viabilistiche principali sono ripristinate e sulla vendita del legname siamo al 50 per cento. Ora stiamo lavorando per mettere in sicurezza le zone limitrofe alle nuove aree valanghive che si sono create”
Importante ma non sufficiente. La portata del disastro è tale che solo un’azione, anche piccola, di ciascuno di noi, può far risorgere i boschi in tempi un po’ più rapidi. Supportare la pulizia delle aree interessate dagli schianti, piantare nuovi alberi, sostenere vivai provinciali e privati e iniziative come quella di Wownature saranno un’ulteriore spinta, a cui Risto3 ha deciso di dare il suo contributo.
Sostenibilità ambientale al primo posto per questo Natale 2019: un aiuto concreto alla natura... per un Natale meno decorato ma più vero, più buono... più sostenibile.